CRITICA IN OCCASIONE DELLA MOSTRA GALLERIA “ARTE IN” -ROMA GEN.2003
Critica in occasione
Durante tutti gli anni del mio lavoro nel campo delle “arti figurative” ho incontrato tanti e tanti artisti e tutti hanno lasciato, con impegno ed originalità, una traccia del loro lavoro che ritengo importante cogliere e catalogare nel mio personale archivio.
Dipingere per Giorgio Fersini equivale a costruire una sua realtà, interna ed esterna, attraverso la ricerca del primitivo; la sua tecnica pittorica ben s’identifica con la sua terra d’origine, il Salento, dalla quale sembra trarre un “umor materico” che si trasmette nella sua realtà realistica impressionista. La sua visione interiore della realtà si attua nel paesaggio, oltre che nelle figure raccontate come totem e negli elementi naturalistici e decorativi, dove assistiamo ad una tecnica compositiva che tende a porre in evidenza la scomposizione della realtà per proporcene una tutta personale.
Guardando i suoi lavori si rimane colpiti dall’effetto della luce sui colori che tendono a scolpire i suoi soggetti, quasi a renderli tridimensionali; l’artista gioca così sapientemente con la materia pittorica da renderla espressionista. Sa darci in questo modo la visione del suo mondo quotidiano, distinguendosi per originalità .
CRITICA IN OCCASIONE DELLA MOSTRA GALLERIA “ARTE IN” -ROMA GEN.2003
GIUSI MALETTA – Docente Accademia di Belle Arti di ROMA